Chi sono i frequentatori della piazza più affollata al mondo che a breve sarà Metaverso.
In comunicazione, non importa quale sia il canale o i canali di comunicazione usati, una strategia efficace non può prescindere dalla conoscenza (più approfondita possibile) del target: sapere con precisione a chi si rivolge il nostro messaggio è fondamentale per decidere il linguaggio, il tono di voce, i contenuti. Anche nel caso di una strategia digitale, quindi, si parte dall’identikit dell’utente tipo di ogni social network e dall’analisi della sua attività online.
Come orientarsi?
Il primo step è conoscere l’identità dell’utente tipo di ogni social e le abitudini che contraddistinguono la sua esperienza in rete. Il gran numero di piattaforme esistenti, infatti, va di pari passo con la specializzazione: nessuno, quindi, userebbe LinkedIn per comunicare contenuti leggeri e d’intrattenimento, proprio come nessuno si sognerebbe di ampliare il suo network professionale su Snapchat e simili.
Chi troviamo dove? Quali sono in generale le principali caratteristiche dei nostri interlocutori in base al social scelto?
A dare una mano a chi vuole conoscere l’utente tipo e l’attività principale di ciascuna piattaforma ci ha pensato Smart Paper’s Help che ha tracciato una sorta di carta di identità degli utenti dei principali social network.
Andiamo a vedere da vicino chi sono i frequentatori di questi luoghi virtuali, luogo per luogo.
FACEBOOK con il suo miliardo e mezzo di utenti al mondo che spende sulla piattaforma più di 20 minuti al giorno, è il social più “generalista”, utilizzato per una serie di propositi, dal business all’intrattenimento. Facebook sembrerebbe essere anche il luogo ideale per fare influencer marketing: se la necessità è rendere virale e puntare alla shareability del contenuto, infatti, l’ideale è farlo in un ambiente che, per natura, premia le interazioni tanto con gli altri utenti quanto con i contenuti.
TWITTER non mette d’accordo le aziende riguardo all’opportunità di utilizzare Twitter per il business. Ciò che le tiene lontano dalla piattaforma dei cinguettii è il “mito” del real time: nato per il micro-blogging, Twitter si presenta come il social dell’aggiornamento continuo, evidentemente in contrasto con i tempi e le risorse di un’azienda.
LINKEDIN è il social per chi vuole fare network professionale. Infatti, sembra essere il posto migliore per incontrare over 35 dalla carriera già ben avviata che usano il social per fare network. Anche le aziende, però, sembrano essersi accorte delle potenzialità strategiche di Linkedin perché almeno il 59% dei soggetti business ha creato pagine aziendali.
INSTAGRAM è il social dei Millennials, dove gli utenti condividono per lo più foto e video, piccola curiosità: almeno l’8% degli utenti Instagram, in realtà, sono dei bot.
Per quanto riguarda i video, YOUTUBE resta il leader con un miliardo di utenti unici al mese – di cui almeno l’82% è formato da adolescenti – e un tempo di permanenza media di 40 minuti al giorno. Sul fronte live streaming, è il boom per TWITCH e anche TIKTOK, la nuova frontiera tra musica e video.
PINTEREST, invece, è il social di chi è in cerca d’ispirazione: salvare i pin più interessanti è la motivazione che spinge almeno il 66% degli utenti, dei 100 milioni totali, ad accedere al questo social.
Cosa accadrà a queste piazze virtuali e ai loro frequentatori quando tutto diventerà Metaverso?
Abbiamo appena fatto chiarezza su quali siano le principali caratteristiche degli utenti dei più diffusi social network e la sensazione è che si debba passare già ad un livello successivo che stravolgerà il mondo della rete per come lo conosciamo.
Già, perché ormai si parla di Metaverso.
In un mondo digitale dove la realtà virtuale sarà profondamente connessa al web e in cui le persone potranno vivere una vita parallela a quella reale, come cambierà l’esperienza dei social e la comunicazione in generale?
Assisteremo a un’espansione virtuale del mondo in cui viviamo, dove ci muoveremo e interagiremo attraverso un avatar e tramite dispositivi tecnologici e indossabili, come smart glasses, caschi e visori di realtà virtuale, guanti e tute tattili.
Come si evolveranno i linguaggi e gli strumenti di comunicazione?
Al momento abbiamo solo domande, l’incredibile curiosità di vedere come sarà “costruito” il Metaverso e una grande capacità di adattamento, la stessa che ci contraddistingue da oltre venticinque anni.
Francesca Santini | Direttore Creativo